Un corso “inaspettato” di fotografia analogica per i bambini e le bambine del quartiere Zen di Palermo, gli stessi che presto potranno riappropriarsi dello spazio che l’Associazione Laboratorio Zen sta ricostruendo. La storia è di quelle belle che ci capita spesso di attraversare grazie a una rete di volontari che decidono di unirsi al nostro percorso. Perché la chiamata dello Zen sa essere irresistibile. E’ stato così per Giuseppe Altero e Michele Vino, due fotografi pugliesi che allo Zen stavano realizzando un progetto fotografico sul quartiere, che cogliendo la curiosità dei bambini hanno deciso di dedicare loro una giornata di formazione. Abbiamo dato delle macchine fotografiche usa e getta e i bambini hanno imparato a fotografare in modo diverso dal solito, senza vedere le foto nell’immediatezza e con un numero limitato di scatti. Ne è venuto fuori un racconto insolito e “speciale” dello Zen, catturato per una volta senza stereotipi. Con gli occhi di chi lo vive.