La libertà di movimento è un fatto, prima che un diritto. Le limitazioni poste dalla legge, i muri, non possono in alcun modo fermare i movimenti delle persone in fuga da guerre, persecuzioni e fame. Queste barriere possono però creare un mondo asimmetrico, di diseguali, di persone che per vivere devono nascondersi dallo Stato e continuare a scappare, anche quando hanno raggiunto una Terra, l’Europa, che sulla pace e l’uguaglianza si era fondata e che in questi muri rischia di far sbattere tutta la sua storia migliore. Queste barriere continuano ad esporre chi arriva ad un ulteriore rischio per la propria vita e siamo noi a consegnare i migranti nelle mani dei trafficanti, quando non prevediamo alcuna via legale e sicura di ingresso. Le periferie del mondo bussano alla nostra porta, non differentemente dalle periferie delle nostre città. Sta a noi decidere se tentare di difendere l’immeritato privilegio di essere nati dalla parte giusta o pensare che i diritti e le tutele sono per tutti o per nessuno. Noi stiamo sempre dalla stessa parte e, quindi, vi aspettiamo giovedì alle 19.00 a Piazza Massimo.